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ARTROSI ED ERGOTERAPIA
Come l'ergoterapia può aiutare i casi di artrosi
L’artrosi è una patologia cronico-degenerativa, che progredisce lentamente, a carico della cartilagine articolare, che sfocia quindi in un processo di usura della stessa. Questa condizione può essere causa di dolori e limitazioni funzionali. Il rischio di artrosi aumenta con l’età e colpisce più frequentemente le donne.
Per capire il processo artrosico, pensiamo prima all’articolazione sana: è composta da due capi ossei che scorrono l’uno sull’altro. Questi sono rivestiti da cartilagine, che funge da ammortizzatore, consentendo cosi alle ossa di muoversi l’una sull’altra e di scivolare senza attrito. I due capi ossei sono racchiusi da una capsula e tenuti insieme da legamenti articolari. La parte interna di questa capsula è rivestita dalla membrana sinoviale, la quale produce il liquido che nutre e lubrifica l’articolazione.
Cause e sintomi dell’artrosi
L’artrosi provoca il danneggiamento della cartilagine e ne peggiora la qualità. La superficie diventa ruvida, con formazione di fessure. Non riuscendo a rigenerarsi a sufficienza, la cartilagine diventa sempre più sottile. Di conseguenza, l’articolazione non riesce più ad attutire correttamente gli urti. I capi ossei scorrono peggio e la degenerazione della cartilagine causa infiammazioni e dolore. Di conseguenza, il carico si modifica, in quanti vi sono forze maggiori che vanno ad agire sulle ossa. La reazione naturale del nostro corpo è quella di “allargare” l’osso, in modo da distribuire il carico su una superficie più ampia. Si formano così escrescenze ossee, dette osteofiti, e nell’osso vicino possono comparire anche delle cisti. Se lo strato cartilagineo si assottiglia e il capo osseo si estende. In determinate circostanze si modifica anche la posizione dell’articolazione. Nel caso delle articolazioni delle dita, le alterazioni artrosiche possono causare un’incurvatura dell’asse delle dita fino a deformarle in modo molto visibile. In questi casi si tratta di un’artrosi deformante. In generale questi danni sono irreversibili perché, se le lesioni superano una certa gravità, né la cartilagine né le ossa possono tornare alla loro condizione originaria. Le posture scorrette in stadio avanzato di artrosi comportano a loro volta un sovraccarico dei tendini e dei muscoli che fanno muovere le ossa. Dolori, rigidità e mobilità ridotta sono spesso la diretta conseguenza di tale condizione.
Le cause precise dell’artrosi restano sconosciute. Si tratta sicuramente di un’interazione di più fattori. Uno dei fattori è la predisposizione: nello sviluppo di un’articolazione, la qualità della cartilagine o la struttura dell’articolazione stessa possono non essere eccellenti sin dall’inizio. Inoltre, per quanto riguarda l’artrosi delle dita, si sa che l’ereditarietà gioca un ruolo importante. Un altro fattore importante è il sovraccarico delle articolazioni, per esempio, in generale, a causa di lavori fisici, sovrappeso, determinati sport.
Per quanto riguarda le mani, le forme di artrosi più frequenti sono la rizoartrosi, artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale del pollice, noduli di Bouchard, ispessimento artrosico delle articolazioni interfalangee prossimali, noduli di Heberden, ispessimento artrosico delle articolazioni interfalangee distali.
L’ergoterapia interviene in diversi modi sulla gestione dell’artrosi, con l’obiettivo di prevenire ulteriori peggioramenti e/o di ridurre la sintomatologia dolorosa.
Artrosi, ergoterapia e tutori...
L’ergoterapista può confezionare, qualora necessario, dei tutori su misura, specialmente per il pollice, per permettere al paziente di utilizzarlo nelle sue attività quotidiane nella maniera corretta. Si ricorre spesso alla scelta di mezzi ausiliari, dopo aver analizzato le difficoltà e la gestualità quotidiana di ognuno. I mezzi ausiliari sono prodotti che semplificano lo svolgimento di compiti quotidiani e contribuiscono a preservare articolazioni compromesse, a proteggere articolazioni sane e a rimanere autonomi nonostante le limitazioni. Si tratta di oggetti con impugnature ingrandite e/o più comode, leve modificate, distribuzione della forza variata rispetto agli oggetti a cui siamo abituati, il tutto volto al minor sovraccarico possibile delle piccole articolazioni delle dita, in ottica di economia articolare.
In ergoterapia si esegue poi la mobilizzazione delle articolazioni delle dita, in modo preciso e selettivo, per mantenere l’articolazione più mobile possibile, oltre ad esercizi di motricità fine e di destrezza per conservare tali abilità motorie.
Si utilizzano terapia antalgiche, come ad esempio gli Ultrasuoni, e i bagni di paraffina, per scaldare l’articolazione e dargli così agio e sollievo.
Conclusioni
Altri aspetti fondamentali per la prevenzione dell’avanzare del processo artrosico, sono la cura dell’alimentazione, con la supervisione di un nutrizionista esperto in tale ambito, e la presa di contatto periodico con un reumatologo e/o chirurgo della mano, a dipendenza delle esigenze.
Alice Dall’Osto
Ergoterapista specializzata in ergoterapia della mano e creazione di tutori personalizzati presso Polispecialistico Lugano Paradiso