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ECONOMIA ARTICOLARE ED ARTROSI
La parola ad Alice. Ergoterapista del Polispecialistico Paradiso specialista in ergoterapia della mano
L’economia articolare ha a che fare con tutte le strategie che ci permettono di svolgere un’attività con il minore sforzo possibile, utilizzando correttamente le articolazioni, evitando quindi un sovraccarico o una sollecitazione errata delle strutture osteo-articolari.
Ci si pone una attenzione particolare nei casi di artrosi alle mani.
Si tratta di acquisire un diverso metodo di lavoro, basato su semplici, ma indispensabili, accorgimenti, che oltre a ridurre o evitare il dolore, ritardano, o magari evitano, l’insorgenza di deformità al polso e alle dita.
Quali sono i principi di economia articolare?
-Posizionamento corretto della mano: durante i momenti di riposo, è importante che la mano sia appoggiata rilassata su una superficie piana e che sia in asse con il polso.
-Fare pausa e rispettare il dolore: è importante rispettare i propri limiti di affaticamento: bisogna intercalare il lavoro con delle pause, così da salvaguardare le proprie articolazioni. È bene, inoltre, che le attività più faticose, vengano distribuite su più giornate.
-Portare i pesi il più possibile vicino al corpo e con tutte e due le mani o braccia: quando si trasportano dei pesi, è importante che questi vengano tenuti vicino al corpo, in modo tale da sfruttare le articolazioni più forti e scaricare il peso dell’oggetto su più articolazioni.
E ancora...
-Non stare in piedi quando si può stare seduti e muoversi spesso: è importante che le attività che possono essere svolte da seduti (stirare, pulire le verdure…) vengano svolte da sedute. L’ideale sarebbe utilizzare una sedia regolabile in altezza e in inclinazione.
-Evitare sforzi inutili: è meglio che gli oggetti vengano trasportati su carrelli a rotelle o vengano spinti, anziché sollevarli.
-Imbottire le impugnature: è utile imbottire le impugnature degli oggetti, in modo da rendere la presa più morbida, afferrare gli oggetti con più facilità e distribuire il peso di essi su tutta la mano.
-Usare le leve con bracci lunghi: questo permette di evitare che si crei stress sulle articolazioni più piccole. Attraverso l’utilizzo delle leve, avviene una demoltiplicazione della forza: di conseguenza, si avrà una presa più corretta, a mano piena e verrà diminuita la forza da utilizzare.
Esempi di PROTEZIONE ARTICOLARE nelle attività quotidiane
Posate
Quando si usano le posate normali, si verificano alcuni atteggiamenti non corretti a livello della nostra mano, in particolare:
- Il cucchiaio favorisce la deviazione ulnare (verso l’esterno) delle dita
- Il coltello e la forchetta attivano i muscoli flessori, che piegano le articolazioni delle dita (tranne quella dell’indice) e della base delle dita per afferrare il manico: questo aumenta il rischio di sublussare la prima falange.
- Si porta la posata alla bocca con il polso angolato rispetto alla mano
Per questo motivo, è consigliato utilizzare delle posate con manico ingrossato, che permettono la presa a mano piena. Questo garantisce di avere due vantaggi:
- Si riduce il rischio di sublussazione palmare della prima falange
- Si diminuisce la deviazione ulnare delle dita
Bicchiere e tazzine
Il bicchiere deve essere leggero e il palmo deve aderire bene alla superficie.
Le tazzine da caffè sono molto dannose per le articolazioni, in quanto, quando si sollevano, viene utilizzata la presa termino-laterale: per evitare questo problema, si può sollevare la tazzina utilizzando due mani.
Aprire barattoli e bottiglie
Questi compiti sono da evitare, in quanto richiedono una presa abbastanza potente di entrambe le mani.
Per svolgere queste attività, si può ricorrere all’utilizzo di apribarattoli e apribottiglie.
Vestiti
Il mattino è il momento della giornata più difficile a causa della rigidità, la quale porta le articolazioni ad essere spesso gonfie e doloranti e, quindi, difficili da muovere. Per questo motivo è importante adottare alcuni accorgimenti.
È utile preparare i vestiti alla sera, in modo tale da diminuire le attività da svolgere al mattino, momento in cui le articolazioni sono più dolenti. Inoltre, bisogna assicurarsi che i vestiti siano posizionati in un armadio facilmente raggiungibile.
È consigliato vestire prima le gambe e piedi, in quanto sono movimenti che richiedono un’energia maggiore. È opportuno vestirsi stando seduti: per farlo, quindi, bisogna alzare un piede e portarlo sull’altra gamba.
Questo metodo si può adottare anche per le scarpe.
È opportuno utilizzare abiti comodi, facili da sistemare e con chiusura anteriore: questo permette di vedere più facilmente ciò che si manipola, di svolgere l’attività più velocemente e con un dispendio energetico minore.
La presenza di limitazione dei movimenti di anche e ginocchia, unito alla diminuzione di forza delle mani, crea difficoltà a indossare pantaloni, gonne, slip: si può utilizzare un sistema di tiranti fissati al vestiario con velcro, così da permettere di indossare l’indumento con facilità.
Si possono utilizzare bottoni grandi o gancetti, così da ridurre la fatica dei muscoli delle mani e lo stress delle articolazioni.
Per sostituire i bottoni, si può ricorrere all’utilizzo degli infila bottoni oppure di un sistema adesivo (velcro).
Le chiusure-lampo sono difficili da afferrare: possono essere agganciate con un uncino fissato su un manico oppure utilizzando un anello fissato all’estremità del lampo.