Il Modello Vivaio (MOVI) non è solo un approccio teorico, ma un vero e proprio strumento clinico che integra in modo unico emozioni, relazioni e attività per promuovere il benessere e la salute. Nato in Italia, questo modello rappresenta un punto di riferimento per l’ergoterapia psicodinamica, offrendo una prospettiva profonda e personalizzata.
Che cos’è il Modello Vivaio (MOVI)?
Il MOVI è un modello ergoterapico relazionale a orientamento psicodinamico. A differenza dei modelli più tradizionali, il MOVI pone al centro il riconoscimento e la gestione delle emozioni che emergono durante il “fare” nel contesto della relazione terapeutica.
Le sue caratteristiche distintive includono:
- Centralità delle emozioni: Riconosce le emozioni come parte integrante del processo di guarigione, non come un ostacolo.
- Relazione dinamica: La relazione tra terapista, paziente e attività non è vista come un semplice contorno, ma come il motore principale del cambiamento terapeutico.
- Ruolo del terapista: Il MOVI teorizza esplicitamente il ruolo del terapista, che deve creare un ambiente sicuro e stimolante per favorire l’espressione autentica del paziente.
- Scelta dell’attività: L’attività viene scelta in base alle sensazioni ed emozioni del paziente, rendendo il percorso terapeutico più autentico e significativo.
Questa enfasi sulla relazione in ergoterapia e sulla dimensione emotiva delle occupazioni rende il MOVI un modello unico e prezioso.
Nascita e Sviluppo del Modello
Il MOVI ha le sue radici a Milano, all’interno del centro “il Vivaio”. È il risultato dell’intuizione di tre ergoterapiste: Julie Cunningham, Carolina de Sena Gibertoni ed Elisabeth de Verdière Crespi. Il loro interrogativo iniziale era: “Come possiamo integrare le emozioni nel processo ergoterapico senza perdere di vista l’obiettivo delle occupazioni?”
Ispirandosi agli approcci psicodinamici, hanno sviluppato un percorso di riflessione e sperimentazione clinica che, attorno al 2000, ha preso forma teorica, diventando il primo modello concettuale di ergoterapia sviluppato in Italia.
A chi si rivolge il MOVI: Ambiti di Applicazione
L’applicazione del Modello Vivaio è vasta, concentrandosi in tutti quei contesti in cui la dimensione emotiva e relazionale è cruciale per la partecipazione occupazionale.
- Ergoterapia per la psichiatria: Particolarmente indicato per pazienti con disturbi dell’umore, schizofrenia e disturbi di personalità, il MOVI supporta processi di consapevolezza e reintegrazione sociale.
- Disturbi psicosomatici: Aiuta a riconoscere ed elaborare le emozioni che si manifestano attraverso il corpo.
- Ergoterapia per disabilità croniche: La scelta dell’attività, basata sulle emozioni, aiuta a ricostruire l’identità e la motivazione in pazienti con condizioni invalidanti.
- Ambito pediatrico e adolescenziale: Utilizza il gioco e le attività creative come canali privilegiati per l’espressione emotiva in bambini e adolescenti con difficoltà relazionali o comportamentali.
- Riabilitazione complessa: Integra la riabilitazione funzionale con il lavoro sul significato personale e l’impatto emotivo della malattia (es. post-trauma, malattie neurologiche).
L’Obiettivo Finale: Promuovere Salute e Benessere
L’obiettivo primario del MOVI è promuovere salute e benessere attraverso il riconoscimento, l’elaborazione e la trasformazione delle emozioni che emergono nel “fare insieme”. Va oltre il semplice sviluppo di abilità, puntando a un cambiamento profondo che integra dimensioni emotive, relazionali e occupazionali.
Grazie a questo approccio, il paziente può ritrovare un senso di continuità, identità e partecipazione attiva nella propria vita quotidiana.
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