La parola ad Alice. Ergoterapista del Polispecialistico Paradiso specialista in ergoterapia della mano.
Cosa intendiamo con frattura?
Con il termine “frattura” si intende l’interruzione della continuità di un osso e generalmente avviene a seguito di un trauma. Le fratture possono avere origine da una caduta, una torsione, una eccessiva flessione, una compressione o per eccessiva trazione. Le fratture sono classificabili in tre categorie:
- Composte: in questi casi le parti dell’osso si separano, ma mantengono la loro sede anatomica.
- Scomposte: in questi casi i segmenti ossei si separano perdendo il proprio allineamento, dislocandosi dalla loro posizione naturale.
- Esposte: in questi casi si presenta la fuoriuscita di uno o più segmenti ossei dalla cute, la quale viene quindi lacerata.
In base al numero di interruzioni presenti nell’osso è possibile definire una frattura:
- Unifocale, quando è presente una singola interruzione.
- Bifocale, nel caso in cui le interruzioni fossero due.
- Pluriframmentata, quando le interruzioni sono molteplici.
Una frattura generalmente causa un intenso dolore, la tumefazione nella zona colpita, talvolta la deformazione del segmento corporeo stesso e l’incapacità nel compiere movimenti.
Come si interviene in caso di frattura?

Esistono due metodi per il trattamento delle fratture: metodo conservativo e metodo chirurgico.
Il primo metodo viene utilizzato per quelle fratture che si definiscono composte o per quelle fratture scomposte che è possibile ridurre. Questo metodo consiste nell’immobilizzare completamente il segmento corporeo associato alla frattura. Questo viene fatto allo scopo di prevenire la scomposizione della frattura stessa ed agevolare il consolidamento dell’osso, proteggendolo da movimenti deleteri e da possibili urti. Per questa manovra si utilizzano ingessature, ortesi o stecche rigide.
Il trattamento chirurgico delle fratture viene utilizzato per quei casi in cui la frattura risulti esposta o quando una frattura scomposta presenta numerosi frammenti ossei e ampio grado di dislocazione o quando il trattamento non chirurgico non ha portato ad una corretta e completa guarigione.
La guarigione di una frattura avviene generalmente dopo 30-60 giorni.
Perché l’ergoterapia?
Vengono prescritti dal medico uno o più cicli di ergoterapia al fine di migliorare il livello della performance occupazionale, promuovendo l’autonomia in ambito personale, domestico e professionale, presupposti per una migliore qualità di vita. Gli obiettivi che l’ergoterapista si pone sono quelli di: prevenire deformità articolari e deficit funzionali delle strutture; reintegrare nelle attività di vita quotidiana la funzione articolare recuperata; ottenere una maggior autonomia gestuale; facilitare la ripresa di attività base e strumentali della vita quotidiana; garantire il miglior reinserimento nel contesto ambientale sociale e lavorativo.
In cosa consiste il trattamento ergoterapico?
Il trattamento offerto in caso di fratture che interessano la mano/polso è generalmente composto di:
- Medicazione delle lesioni cutanee dovute al trauma subito ed il trattamento della cicatrice in caso di fratture curate chirurgicamente. Quest’ultimo ha lo scopo di evitare la formazione di tessuto che saldi la cute agli strati sottostanti, il quale potrebbe causare rigidità e difficoltà di scorrimento delle strutture mobili.
- Realizzazione di ortesi su misura capaci di immobilizzare i segmenti corporei lesi e adatte alla loro protezione. Le stesse possono essere confezionate al posto di una ingessatura fissa o in seguito alla rimozione di un differente metodo di immobilizzazione fissa.
- Attività motorio-funzionali specifiche e mobilizzazioni, volte a migliorare la coordinazione, la forza, il range di movimento delle articolazioni e la motricità fine e grossolana dell’arto. Queste sono componenti fondamentali da impiegare in attività di vita quotidiana allo scopo di apprendere anche dei principi di economia articolare. Inoltre, l’ergoterapista è qualificato alla progettazione e personalizzazione di ausili specifici, i quali possono richiedere un addestramento finalizzato al loro corretto utilizzo.
- Utilizzo di strumenti utili al trattamento del dolore, come gli ultrasuoni, la Tecar e i bagni di paraffina.
Cos’è un’ortesi?
L’ortesi è una struttura, funzionalmente similare ad una ingessatura leggera, che consente l’immobilizzazione di determinati segmenti corporei. Viene confezionata utilizzando dei fogli di materiale termoplastico, di diversi spessori e caratteristiche traspiranti in base alla necessità. Questo materiale risulta malleabile e modellabile quando immerso in acqua calda per alcuni secondi.
Le sue proprietà permettono la creazione di ortesi solide, ma personalizzate e adatte alle esigenze del singolo. Inoltre, conferiscono la possibilità di riadeguare l’ortesi confezionata all’evolversi del percorso riabilitativo. Il tutore creato con questo materiale viene munito di fasce di velcro, le quali lo rendono facile e confortevole da indossare, e consentono di imprimere (se necessario) forze funzionali al mantenimento della corretta posizione dei segmenti corporei interessati.

Perché realizzare un’ortesi?
A differenza di un’ingessatura classica, l’ortesi viene creata appositamente per essere leggera, maggiormente traspirante e facilmente rimovibile ed indossabile. Il fatto di essere rimovibile consente al terapista di intervenire con medicazioni, mobilizzazioni e altri trattamenti, senza rinunciare all’immobilizzazione e alla protezione quotidiana del segmento interessato. Inoltre, consente alla persona di rimuoverla, quando possibile, per gestire la detersione della cute con maggiore semplicità ed efficacia.
In caso di fratture trattate con il metodo conservativo, generalmente, l’ortesi andrebbe utilizzata per tutto il giorno e tutta la notte. Fanno eccezione i momenti di gestione dei medicamenti, dell’igiene e dei vari trattamenti. L’utilizzo notturno risulta di pari importanza rispetto all’utilizzo diurno, questo per un discorso di protezione da eventuali urti e di mantenimento del corretto posizionamento durante il sonno.
L’inizio dei trattamenti riabilitativi non coincide con la tempistica di avvenuta consolidazione, infatti si può, e, in alcuni casi, si deve, iniziare con l’ergoterapia da subito. Ogni percorso riabilitativo viene personalizzato, in accordo con il medico, in base alla situazione clinica, seguendo linee guida ed evidenze scientifiche, al fine di raggiungere il miglior risultato possibile.

Laureata in Terapia Occupazionale nel 2016 Università di Milano. Specializzata in riabilitazione della mano. Realizza tutori su misura. Nelle sedute mette la persona al centro, cercando di conoscerla globalmente e personalizzando obiettivi e modalità di intervento in base alle necessità di ognuno.

Laureata con lode in Terapia Occupazionale, a Novembre 2018, Università di Milano. Specializzata in ambito pediatrico e geriatrico. Ama il lavoro dell’ergoterapista perché permette di lavorare a stretto contatto con le persone, conoscere la loro storia, i loro ruoli, le loro abitudini e la loro routine, i loro interessi.
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